
Parco del Frignano: sui crinali dell’Appennino
Il Parco del Frignano si trova sull’Alto Appennino Modenese con oltre 15mila ettari di estensione e un territorio che va dai 500 metri sul livello del mare agli oltre 2.000 della vetta del Cimone, il monte più alto dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Nel Parco potrete vedere habitat unici, che favoriscono la crescita e la conservazione di specie rare di animali e piante. Circhi glaciali convivono con altri trasformati in torbiere, boschi di faggete con ampie distese di sottobosco, vallette dove la neve rimane per molti mesi alle pendici delle montagne più alte.
Il Parco del Frignano si trova al centro di una vasta regione di aree protette, in una posizione ideale per conservare e accrescere una fauna ricchissima e variegata. Il territorio è infatti popolato da alcune specie rare come il lupo, fino a poco tempo fa considerato in via di estinzione, l’astore, la martora, l’aquila reale e il gufo reale. In alta quota sono numerose le colonie di marmotte, mentre nei prati è facile incontrare i cervi. Nelle zone confinanti con il Parco del Corno alle Scale è possibile osservare la corsa agilissima del muflone, e di recente ha fatto la propria comparsa anche l’istrice.
Numerosi anche i rapaci, tra i più comuni il gheppio, lo sparviero e la poiana. Tra i castagni che si stagliano nei fondovalle nidificano l’allocco e il gufo comune.
In autunno, infine, è possibile assistere al passaggio di cicogne che si dirigono al sud.
All’interno del Parco del Frignano sono presenti due zone di particolare interesse: la zona compresa tra il monte Cimone, il Libro Aperto e il lago Pratignano e la zona dei monti Giovo e Rondinaio.
Dai laghi glaciali ai castagneti secolari, passando per le praterie sommitali, i boschi di conifere e le rocce arenarie del monte Cimone, per scoprire tutte le caratteristiche naturali del territorio del Parco non c’è che l’imbarazzo della scelta.
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