Busseto piazza Verdi
Tempo libero

Alla scoperta della bassa parmense: Busseto tra musica e donne straordinarie

Se dico Busseto, cosa ti viene in mente? Il presstour di Experience Emilia alla scoperta della bassa parmense ci ha condotti proprio qui, a Busseto, la cittadina che ha dato i natali a Giuseppe Verdi e che abbiamo scoperto insieme al consigliere comunale Nicolas Brigati. Ti parlerò molto del maestro Verdi, ma anche delle donne straordinarie che ho incontrato in questo percorso, alcune famose, altre meno note, custodi e testimoni appassionate della storia di questi luoghi.

Una passeggiata per Busseto

Sei un tipo mattiniero o ti piace restare a letto fino a tardi? Io sono sempre stata mattiniera, ma ultimamente sto esagerando! Mi sveglio prima delle sei e non c’è verso di riaddormentarmi. Mi è successo anche durante il presstour, nonostante il letto del Bed & Breakfast Il Trovatore, dove alloggiavo, fosse molto comodo.

E allora mi sono preparata velocemente e via, a piedi fino in centro, per scoprire Busseto. Ed è stato un bell’incontro, fatto di strade, palazzi, portici, ma soprattutto di persone.

Tra tutte un signore che si è fatto fotografare mentre apriva il negozio, in posa con scopa e paletta ed un altro che mi ha detto “Lei non è di Busseto, sta fotografando tutto! Da dove viene?”. Quando ha scoperto che sono di Reggio Emilia è passato in un secondo al dialetto, facendomi sentire a casa.

Il centro di Busseto si snoda lungo via Roma, con un susseguirsi di portici e di palazzi eleganti, per poi aprirsi nella grandissima piazza Giuseppe Verdi, dominata dalla Rocca Pallavicino (oggi sede del Comune) con accanto il Teatro Verdi. La sensazione di eleganza, di ariosità, di bellezza si intreccia con un sano richiamo alla terra emiliana: lungo via Roma, sotto ai portici, è tutto un susseguirsi di negozi di prodotti tipici, osterie tradizionali, ristoranti.

Museo Casa Barezzi, dove tutto ebbe inizio

Dove inizia la storia, la fortuna di un grande musicista? Quella di Giuseppe Verdi è iniziata qui, a Casa Barezzi, che il compositore iniziò a frequentare a 10 anni. In Antonio Barezzi Verdi trovò un mentore, un padre e fu grazie a lui che poté studiare a Milano, come ci racconta con passione e grandissima simpatia Anna, la nostra espertissima guida.

Qui a casa Barezzi Verdi incontra la musica e compone centinaia di pagine, che lo stesso Verdi ordinerà di bruciare nel testamento. Nelle sale del Museo Anna ci ha mostrato degli inediti ritratti di un Verdi giovane, già barbuto, ma dall’aria decisamente bohemien, ma anche le bacchette dei Maestri Toscanini e Muti, racchiuse nella stessa bacheca.

Ed è Anna la prima a parlarci di Giuseppina Strepponi, che il compositore, ormai famoso, porta a vivere a Busseto senza averla sposata nel 1849, creando grandissimo scandalo tra i compaesani. Il Museo conserva molte testimonianze della vita del Maestro, che Anna racconta in modo coinvolgente, ricreando per noi l’atmosfera ottocentesca della formazione del grande musicista.

Teatro Verdi a Busseto

Avete mai visitato un Teatro di corte? Il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto, seconda tappa del nostro tour verdiano, nasce come luogo di intrattenimento privato dei Pallavicino, signori di Busseto per circa cinquecento anni. L’ingresso del Teatro, infatti, non è al piano terra, ma al primo piano e già questo lo rende molto speciale.

Teatro Verdi a Busseto

Il Comune di Busseto, in onore del maestro Verdi, decise a metà Ottocento di rifare il teatro, allargandolo e dandogli l’aspetto attuale. L’inaugurazione avvenne il 15 agosto 1868, ma Verdi, che ovviamente era l’ospite d’onore, non si fece vedere e fino alla morte non vi mise mai piede. Al di là del carattere non proprio facile, pare che Verdi fosse contrario ad una spesa così grande per rifare un edificio che esisteva già, ma soprattutto che fosse piuttosto arrabbiato per il trattamento riservato alla Strepponi, che non era neppure stata invitata…..

Al di là di queste vicende il Teatro Verdi è davvero bellissimo, piccolo e intimo (ha solo 300 posti a sedere), con un’acustica perfetta, ideale per opere liriche e concerti. I posti più ambiti sono quelli del loggione, dove siedono gli esperti e appassionati di lirica, molto temuti dai cantanti lirici.

Una curiosità che piacerà ai bambini: il teatro è talmente piccolo da non avere la buca per l’orchestra! In realtà la buca c’è, ma non si vede! Nel 1913 Arturo Toscanini la fece costruire sotto al pavimento. Tutte le volte che c’è un concerto, quindi, vengono tolte le prime tre file di poltrone, schiodato il pavimento ed ecco la buca per gli orchestrali! Ingegnoso, ma molto faticoso, che ne dici?

Casa natale di Giuseppe Verdi

A Roncole Verdi, una frazione di Busseto si trova la casa natale del compositore. Qui la famiglia Verdi aveva un’osteria ed è qui che il 10 ottobre 1813 nasce Giuseppe. Oggi la casa natale è stata in parte ricostruita: si possono visitare sia i locali dell’osteria, che il piano superiore, compresa la stanza in cui nacque Verdi. Se andrete a visitarla vi consiglio, soprattutto se sarete con i vostri bimbi, di documentarvi bene in anticipo: alla casa natale, infatti, non è prevista una visita guidata, vengono fornite delle audioguide un po’ stringate, che non rendono bene lo spirito del luogo. Insomma, studiate e preparatevi la vostra visita personalizzata!

Casa Museo Guareschi

Quello che mi piace di più, quando viaggio, sono gli incontri inaspettati, le storie raccontate da chi c’era, i luoghi veri: tutto questo e molto, molto di più, è racchiuso nella Casa Museo Guareschi, sempre a Roncole Verdi.

Qui il figlio di Giovannino Guareschi, Alberto, la figlia Carlotta e le due nipoti Elisa e Margherita hanno creato un luogo unico, che racconta con immagini e parole la storia dello scrittore. Margherita ci racconta che, fino al 1994, dove adesso c’è il Museo, la famiglia aveva un ristorante, aperto da Giovannino stesso come attività per la famiglia.

La visita inizia con la proiezione di un breve video realizzato da Egidio Bandini, che legge una lettera scritta da Giovannino: in poche righe si coglie tutta l’ironia di Guareschi, il suo umorismo che attraversa prima di tutto la sua storia personale, per abbracciare poi tutto ciò che lo circonda.

Al pianterreno, nella grande ex sala da pranzo, è stata allestita la mostra antologica permanente “Giovannino nostro babbo”: creata dai figli Alberto e Carlotta nel 2008 in occasione del centenario guareschiano, comprende 32 grandi pannelli nei quali i figli raccontano la vita del padre attraverso fotografie e disegni.

Le parole delle nipoti e del figlio Alberto, che ci ha raggiunto per l’occasione, mi hanno fatto rileggere le vicende di un periodo storico, quello dell’Italia tra guerra e primi anni della Repubblica, di cui Giovannino è stato un protagonista e un interprete.

Museo Renata Tebaldi

Quando una grande donna incontra una donna straordinaria può succedere di tutto! Il Museo Renata Tebaldi, a Villa Pallavicino, nasce proprio dall’incontro tra Renata Tebaldi e Giovanna Colombo, la curatrice del Museo. Un incontro “virtuale”, dal momento che Giovanna non ha mai conosciuto di persona la grande cantante lirica, ma, quando ne parla, è come se si fossero frequentate per lunghi anni.

Abiti di scena preziosissimi, gioielli eleganti, fotografie, lettere ed altri documenti inediti si susseguono all’interno delle sale del Museo, mentre nell’aria si diffonde la voce di Renata. Una voce d’angelo, come la definì Toscanini alla prima alla Scala nel 1946. Sono rimasta stregata dai cappellini con la veletta, una mia passione fin da bambina, dalle piccole borsette e dalla grande foto con Maria Calllas, a sfatare il mito di una eterna rivalità.

Quando andrai a visitare il Museo non stupirti se non vedrai quello che ho fotografato: Giovanna ci ha raccontato che l’esposizione cambia periodicamente, perché sono tantissimi gli oggetti, gli abiti e i documenti da esporre!

Per me, che per un po’ di tempo, tanti anni fa, ho studiato canto lirico, entrare nel mondo di Renata Tebaldi è stata una grande emozione.

Ristorante Alle Roncole e Agriturismo Il Bosso

E dopo tanta cultura, lo so, hai fame!! E allora ti racconto di due ristoranti speciali, dove abbiamo avuto il privilegio di essere ospitati.

Il Ristorante Alle Roncole si trova a Roncole Verdi, praticamente di fianco alla casa natale. La famiglia Pedretti ci ha accolti con grande gentilezza in questo bel locale, dominato da una affettatrice Berkel e ricco di rimandi verdiani.
Ottima la torta fritta, accompagnata da un culatello strepitoso, salsa giardiniera come non se ne trovano più e da un’ottima Spalla di San Secondo.
Davvero squisiti anche i tortelli ripieni di Spalla, con una generosa grattugiata di tartufo nero e i liquori fatti in casa, tra tutti il Bargnolino.

All’Agriturismo Il Bosso, appena fuori Busseto, si respira un’aria di campagna: abbiamo cenato nel bellissimo portico della casa colonica, ristrutturata in modo perfetto. Qui Emma e la figlia Michela ci hanno deliziato con un’ottima torta fritta, accompagnata da culatello e Spalla di San Secondo, ma anche da salse casalinghe al prezzemolo, alle cipolle e ai pomodori, davvero squisite.

Ottimo il bis di tagliolini al prosciutto crudo e tortelli alla Spalla di San Secondo, questa volta serviti con burro e Parmigiano Reggiano. Per finire un tris di dolci, tra cui ti consiglio vivamente il semifreddo al pistacchio.

Insomma: due ottimi indirizzi per concludere alla grande una giornata a Busseto e dintorni.

Dove dormire a Busseto

Busseto offre molte soluzioni per trascorrere una o più notti in zona: noi abbiamo alloggiato al B&B Il Trovatore, molto comodo al centro. La mia camera, arredata in modo essenziale, era molto ampia, pulitissima, con aria condizionata e un grande bagno. In complesso una sistemazione un po’ spartana, ma con un letto davvero comodo! Come dici, se c’era il topper? Mi sono dimenticata di controllare!!!!

Tornando alle cose serie: il mio viaggio nella bassa parmense prosegue! Prossima tappa San Secondo parmense!!!


Le tappe del presstour nella bassa parmense

Alla Scoperta di Soragna tra storia e sapori

San Secondo pamense: un racconto per immagini e sapori

Sissa Trecasali: siamo sul Po!


Informazioni utili

Comune di Busseto

Museo Casa Barezzi

Teatro Giuseppe Verdi

Casa Museo Guareschi

Museo Renata Tebaldi

Ristorante Alle Roncole

Agriturismo Il Bosso

B6B Il Trovatore, via Musini, 36 Busseto, tel. 0524 91382

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Sono Rita Tirelli, abito in provincia di Reggio Emilia con il mio compagno ed il mio bambino. Amo scrivere, viaggiare e cercare, fuori dalle solite rotte, luoghi divertenti e stimolanti per il mio bambino, un insaziabile e infaticabile curioso del mondo.

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