
Calzini spaiati a chi?
Da piccola, un po’ di tempo fa, c’erano delle mattine in cui ero un po’ ammalata, ma poco, o forse avevo soltanto un attacco di mammite acuta: in quelle mattine, poche e davvero preziose, la mia mamma mi portava a scuola con lei a passare la mattina nella sua classe, dove insegnava.
Una volta mi ha portata con lei in una piccola scuola di campagna, nella bassa reggiana. Adesso questa scuola non esiste più, ma allora era piuttosto frequentata. Mia madre aveva una pluriclasse, prima e terza elementare insieme e faticava non poco a tenere assieme bambini così diversi per età e bisogni.
Per me, bambina di città, quella scuola era affascinante e terrificante al tempo stesso. I bambini portavano in aula rane e lucertole, suscitando il terrore delle maestre e si raccontava che nei campi lì attorno si aggirasse la terribile rana bue…..
C’era una famiglia con un bambino per ogni classe e altri tre più piccoli a casa, tutti con nomi di apostoli o profeti….
Quel giorno, come al solito, eravamo uscite di casa in fetta e furia, ma non senza aver seguito il rito quotidiano degli immancabili codini con elastici colorati, vestitino elegante e calzettoni di cotone traforato.
L’intervallo, in quella mattina invernale, era l’occasione per correre su e giù dalle scale ed infilarsi nel lungo corridoio insieme agli altri bambini.
Un bimbo di quinta, molto alto nei miei ricordi, ad un certo punto ha iniziato a prendermi in giro. “Guarda, guarda – diceva agli altri indicandomi- hai le calze diverse una dall’altra!!!! Ah ah ti sei messa le calze spaiate!!”
In effetti i calzettoni blu traforato erano proprio diversi uno dall’ altro, ma io imperterrita, piccola, ma già bella determinata, ricordo di avergli risposto “A Reggio le calze diverse un dall’ altra sono l’ultima moda, tutte le bambine di città le portano così!”
Con questa frase perentoria e anche un po’ arrogante, a pensarci oggi, gli avevo chiuso la bocca e credevo che fosse proprio finita lì.
Qualche giorno durante il ricevimento genitori, la mamma di una alunna ha chiesto a mia madre, come grande favore, di indicarle dove si potessero comprare le calze che io indossavo a scuola qualche giorno prima. La figlia infatti le aveva riferito le mie parole e la signora, attenta a seguire la moda di città, voleva procurarsi un paio di moderne calze spaiate per la sua bambina.
Potete immaginare l’imbarazzo di mia madre, che credo se la sia cavata con un “Non Ricordo, devono avergliele regalate”.
À me, comunque, le calze spaiate piacciono ancora ed è per questo che ho deciso di aderire alla Giornata dei calzini spaiati insieme al mio bambino. Sarà più difficile convincere mia madre….